L'Europa, l'apparente immobilismo e l'autoritarismo strisciante
Non ci saranno grandi scossoni negli assetti europei, dopo le elezioni di domenica scorsa. La Commissione sarà nominata dalle designazioni dei governi; nelle grandi scelte politiche continuerà ad essere in vigore l’asse tra socialisti, popolari e liberali che stavolta, contrariamente al passato, risultano decisivi per la formazione della maggioranza e riusciranno, dopo anni di esclusione, ad ottenere il Presidente del Parlamento europeo. La banca centrale europea continuerà a dettare legge in materia economica e finanziaria; continueranno le politiche di marginalizzazione sociale; la rigidità della politica di bilancio continuerà a stritolare i tentativi di applicare politiche espansive; le logiche proibizioniste in materia di libertà di circolazione e di accoglienza, malgrado i proclami umanitari, saranno la bussola per la politica interna; tante buone risoluzioni sui diritti civili e in materia di tutela ambientale che, puntualmente, saranno disattese da numerosi Paesi membri, a p